Ventisette anni fa esatti, avevo solo 17 anni, scrivevo queste righe per un pezzo di cuore con cui ero cresciuta che aveva deciso di non esserci più.
Nessuno le ha mai lette prima.
SOTTO QUELLA TERRA
Sotto quella terra sembra quasi di vederli,
sembra quasi di sentirli respirare.
Quante cose avrei voluto dire,
troppe cose avrei voluto fare
e invece è passata un’altra estate
e non ho che sabbia tra le dita.
Ogni granello un ricordo.
Il vuoto completo devasta la mia mente,
mi riesce a stento di camminare,
non so più piangere.
Forse non ci credo
o forse non ho ancora capito,
ma di sicuro so
che la solitudine che senso sei tu.
Ogni giorno mi ricordi quanto
bella e atroce sia la vita,
ogni istante mi ricordi che non ci sei più.
Il mare è calmo questa sera,
nessun’onda si infrange sugli scogli.
Non so perché venga qui,
forse perché spero ancora
di incontrare un’ombra
che lievemente mi accarezzi il viso
e che mi infonda tutta la sua dolcezza,
piccolo spiraglio di luce,
anelito di speranza di tutti i miei più bei sogni.
Commenti recenti