Non lo sanno nemmeno di essere piumati, ma io dietro le loro schiene ho visto fin dal primo momento spuntare dei bozzi che sapevo essere piccoli embrioni di ali.
I miei angeli non sentono di poter volare.
E per questo vedono vette davanti a sé che credono irraggiungibili o che credono lontane.
Ma sono lì, a un passo!
Nemmeno lo sanno, che tutto quello che vorrebbero in realtà già lo hanno.
Il loro angelo sono io.
A qualcuno ho dato consapevolezza, a qualcuno comprensione, a qualcuno dolcezza, a qualcuno passione, a qualcuno ragionamento, a qualcuno creatività, a qualcuno sicurezza, a qualcuno libertà.
Ogni angelo ha avuto da me ciò di cui necessitava.
Ogni angelo ha avuto da me quel qualcosa che gli mancava.
Per completarsi.
Per imparare a volare.
Per comprendere la propria necessità d’amare.
Alcuni di loro adesso volano alti e lontani.
Ma sono i miei angeli e per sempre li terrò accanto al cuore,
stretti nelle mie mani.
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