Non so cosa aspettiate sotto l’albero.
Ma fosse pure il pavimento, perché una superficie solida e sicura su cui poggiare è davvero molto meglio del nulla, vi auguro di trovare quello che nemmeno io immaginavo.

Apparentemente arrivato dal niente.

Perché quando incontri qualcuno non pesi i sincronismi che l’hanno reso possibile. 

Te lo godi e basta.

E poi ti rendi conto che è molto di più.

Non solo per quello che quella persona è, ma per quello che la sua presenza genera.

E che non dipende da lei, ma da te. 

Così oggi mi sono arrabbiata.

Ma non ce l’avevo con lui. 

Questo il dono più grande che ho ricevuto per Natale.

La consapevolezza di avercela con me stessa.

Per il mio darmi.

Il mio donarmi.

Senza prezzo, riscatto o condizione.

Aspettandomi, malauguratamente, che gli altri si donino alla stessa maniera.
Cosa che non avviene mai.

E che mi fa star male.

Ma questo dolore, questa sofferenza, dipende solo da me.

E dal riflesso di me stessa.

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